Cos'è
Venerdì 7 agosto, ore 21.30 | Lo Quarter, Alghero
Jazz R(evolution)
Un’imperdibile Jazz (R)evolution con il formidabile trio che schiera l’artista maliano Baba Sissoko, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis e il percussionista Famoudou Don Moye: dal leggendario Art Ensemble of Chicago alla Sardegna, una travolgente esplosione di suoni e ritmi nel segno della musica improvvisata.
Jazz R(evolution)
Baba Sissoko – tamani, n’goni, voce
Antonello Salis – pianoforte, fisarmonica
Famoudou Don Moye – batteria, percussioni
Una travolgente “Jazz (R)evolution” e un magico interplay con tre straordinari artisti, stelle di prima grandezza del panorama della musica improvvisata
Famoudou Don Moye, nativo di Rochester, classe 1946, rievoca una stagione tra le più intense e creative della musica jazz, avendo militato dal 1970 nella leggendaria Art Ensemble of Chicago, gruppo che ha segnato in modo profondo trent’anni di storia della musica neroamericana, che solo le morti di Lester Bowie prima (1999), e di Malachi Favors poi (2004), hanno interrotto.
A questa storica formazione s’è affiancato più volte negli ultimi anni il maliano Baba Sissoko, classe 1963, griot e polistrumentista, fautore della fusione fra musica etnica e jazz, impegnato da tempo nella diffusione della tradizione musicale del suo paese nel mondo. Nell’Art Ensemble del “dopo–Bowie” Sissoko ha avuto modo di mescolare l’Amadran (musica che secondo molti ricercatori è all’origine del blues) con il jazz e le musiche popolari afroamericane, tentativo che ha avuto il suo apice in due dischi, «Bamako Chicago Express» (2002) e «Reunion», dell’anno successivo.
Moye e Sissoko dividono questo suggestivo progetto con il pianista e fisarmonicista sardo Antonello Salis, classe 1950, uno dei protagonisti storici del jazz italiano, improvvisatore vulcanico ed incontenibile. Rileggendo la biografia del polistrumentista sardo si scoprirà come, a cavallo fra gli anni ’70 ed ’80, quand’era alla testa del gruppo Cadmo, sia venuto più volte in contatto con Lester Bowie e tutta l’AEoC.
Formatosi negli anni caldi del “free” e della rivolta nera, Don Moye è tra i musicisti americani che hanno compiuto il viaggio di “ritorno alle origini”, approfondendo la conoscenza della musica tradizionale africana. Da parte sua il più giovane Baba Sissoko ha unito la tradizione dei griot maliani alle musiche nere occidentali. In mezzo a questi due artisti la presenza di Antonello Salis non appare affatto casuale, dal momento che il musicista sardo è per molti versi il più “fisico” ed “africano” dei jazzisti italiani, e sa districarsi con grande creatività fra i tortuosi sentieri dell’improvvisazione. Il nome dato a questo nuovo trio, Jazz (R)evolution, appare in tal senso quanto mai appropriato.
Nello spazio ritrovato de Lo Quarter – complesso architettonico denso di storia nel cuore di Alghero – va in scena La Notte dei Poeti: sei appuntamenti dal 18 luglio al 7 agosto 2015 – alle 21.30, con le stelle della danza e della musica d’autore, classica, pop e jazz.
Le atmosfere del nuovo album di Ivan Segreto – in Trio faranno da preludio alle coreografie di Marco De Alteriis per “In Chopin” del Balletto Teatro di Torino (con la partecipazione di Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta del Teatro alla Scala) e alle suggestioni del “Contemporary Tango” del Balletto di Roma con Kledi Kadiu.
Irene Grandi – eclettica signora del pop-rock – sbarca sulla Riviera del Corallo con il suo nuovo progetto in acustico; spazio poi a due giovani e raffinate interpreti “classiche” – la violinista Anna Tifu e la pianista Gloria Campaner, per chiudere in bellezza con la “Jazz (R)evolution” del formidabile trio formato da Baba Sissoko, Antonello Salis, Famoudou Don Moye sui sentieri dell’improvvisazione.
Il sito della rassegna La notte dei poeti
La pagina dedicata all'evento sul sito alghero-turismo